IL PORTAFOGLIO MODELLO DI CERTIFICATI E DERIVATI
Un’asset allocation ottimale calibrata mensilmente sulle analisi macroeconomiche del nostro Ufficio Studi, che utilizza certificati settoriali dal marcato profilo asimmetrico. Nasce così il portafoglio modello di Certificati e Derivati, un’asset allocation modello gratuita e statica che ogni mese verrà riproposta sulla base delle condizioni di mercato(*).
COMPOSIZIONE SETTORIALE
I PESI DEL PORTAFOGLIO NOVEMBRE
Utilities 21%
XS2873903608 su A2A, E.On, Veolia Env., Verbund
Indici 20%
IT0006764622 su iShares China Large-Cap Etf, S&P500, Eurostoxx Banks, Eurostoxx Select Dividend 30
Energy 19%
CH1390857220 su Valero Energy, Chevron, Repsol, Eni
IL COMMENTO DELL’UFFICIO STUDI DI CERTIFICATI E DERIVATI
Questo mese, l’Ufficio Studi di Certificati e Derivati propone un portafoglio difensivo senza tuttavia rinunciare al rendimento grazie alla scelta di strumenti strutturati in un contesto a tassi di interesse sostenuti. La recente evoluzione macroeconomica e di mercato riflette un quadro complesso e articolato, in cui diversi fattori giocano ruoli cruciali nel delineare le prospettive future per gli investitori.
L’inflazione, dopo un ciclo di rapida crescita, sembra aver raggiunto un fondo, con i tassi reali ancora relativamente contenuti, fornendo così un contesto favorevole per i beni rifugio come l’oro, che continua a mostrare una correlazione con l’offerta di moneta. Tuttavia, con la Fed che ha iniziato un ciclo di normalizzazione della politica monetaria, la speculazione si concentra su quanto potrà essere aggressiva la traiettoria di eventuali tagli dei tassi. Il mercato obbligazionario risponde a queste dinamiche con una ripresa dei rendimenti, in particolare sul tratto a lungo termine, con il decennale statunitense di nuovo sopra il 4%. Tale livello riflette una ricalibrazione rispetto ai supporti tecnici del dollaro e a una politica fiscale espansiva che potrebbe rimanere un driver importante. Questo contesto di “dominanza fiscale,” in cui la politica monetaria potrebbe doversi subordinare alle necessità di bilancio governative, rappresenta un rischio per gli asset obbligazionari, specialmente in termini di premi a termine per i titoli a lungo termine. Anche i mercati azionari mostrano resilienza: l’S&P 500, sia nella sua versione cap-weighted che equal-weighted, ha registrato nuovi massimi, con oltre l’80% delle azioni sopra la media mobile a 200 giorni. Questo consolidamento riflette una spinta sinergica tra crescita degli utili e valutazioni espansive, creando condizioni che potrebbero sostenere ulteriori rialzi, almeno in assenza di catalizzatori negativi. La stagione degli utili del terzo trimestre, appena iniziata, presenta una crescita attesa del 4% su base annua, con una previsione che potrebbe arrivare a +14% in caso di sorprese positive. Tuttavia, con i multipli già elevati (24,9x per l’indice cap-weighted e 19,4x per l’equal-weighted) i rischi di una compressione delle valutazioni non sono trascurabili. In parallelo, il modello CAPE (P/E rettificato per l’inflazione) suggerisce un rallentamento della crescita del mercato azionario nel lungo termine, con un possibile picco nel 2026, segnalando che potremmo essere nelle fasi finali del ciclo di bull market iniziato due anni fa. Tuttavia, la stagione più robusta per i mercati, che va da novembre ad aprile, potrebbe ancora offrire opportunità di rialzo, sostenuta da una solida domanda sottostante e da una continua rotazione dalle mega-cap alle aziende di minori dimensioni. Sul fronte europeo, i mercati mostrano segnali di incertezza legati alle recenti politiche della Banca Centrale Europea, impegnata a bilanciare la stabilità dei prezzi con il supporto alla crescita economica. La BCE ha mantenuto un approccio cauto, con un focus sull’inflazione core, ancora persistente in diversi settori. Tuttavia, le prospettive economiche rimangono fragili, con il rischio di una stagnazione che potrebbe mettere sotto pressione i mercati azionari e obbligazionari dell’Eurozona. I titoli ciclici e finanziari, in particolare, risentono di una crescita debole, mentre i settori difensivi come utility e beni di consumo essenziali continuano a ricevere interesse come rifugio in una fase di incertezza.
Asset Allocation
Il portafoglio modello di questo mese si compone di 5 certificati, con un profilo particolarmente resiliente sia dal punto di vista della composizione dei sottostanti, dove spicca una proposta su indici e sul settore assicurativo, che dal punto di vista della struttura con tre proposte a barriera 50%, un low barriera 40% con Airbag (60%) e una soluzione a barriera 60%, agganciata però ad un sottostante storicamente poco volatile. A livello medio la cedola mensile si attesta a quota 0,747%.
IMPORTANTE
Il portafoglio modello mensile rappresenta un’asset allocation dinamica, una fotografia sull’attuale contesto di mercato che viene seguita attraverso la scelta di certificati d’investimento sui settori prescelti. Ogni mese, senza alcun vincolo di continuità, possono venire selezionati altri Isin pur sul medesima tipologia di sottostante in quanto ritenuti potenzialmente più efficienti. Il portafoglio modello mensile rappresenta un’asset allocation dinamica, una fotografia sull’attuale contesto di mercato che viene seguita attraverso la scelta di certificati d’investimento sui settori prescelti. Ogni mese, senza alcun vincolo di continuità, possono venire selezionati altri Isin pur sul medesima tipologia di sottostante in quanto ritenuti potenzialmente più efficienti.
Esempio
Nell’asset allocation di luglio 2023 era presente un certificato agganciato a Solaredge. Tale certificato nel mese di ottobre è stato oggetto di operazione di switch per tramite di due diverse alternative. Tale comunicazione è stata riservata a coloro che avevano attivato il servizio di monitoraggio.
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